Gente di Lago: il biotecnologo Luca Gandini, da Meina a New York

23 Aprile 2020 - 14:44 | by lavocedeilaghi
Lago Maggiore , , ,




Gente di Lago, gente forte e laboriosa. Storie di persone che lasciano il proprio lago e i propri affetti, per inseguire un sogno o per seguire una carriera lavorativa.

E’ il caso di Luca Gandini, che ha lasciato Meina per New York, per portare avanti una brillante carriera come biotecnologo.

Luca è tornato da qualche tempo a casa, dato il perdurare dell’epidemia.
Era impegnato da diversi mesi in un progetto di ricerca incentrato sullo studio di alterazioni nella trasmissione di segnali neuronali
che causano neuro degenerazione in malattie come epilessia infantile e Alzheimer.

Il laboratorio della Rutgers University (New Jersey), nel dipartimento di “neuroscience and cell
biology”, dove ha lavorato Luca, è diretto da molti anni dal Prof. Federico Sesti, responsabile di numerosi progetti e pubblicazioni nel campo di ricerca delle neuroscienze.

Luca Gandini, laureato in biotecnologie presso l’Università del Piemonte Orientale di Novara, ha incontrato il Prof. Sesti durante il periodo di ricerca sul proprio progetto di tesi, supervisionato dal prof. Diego Cotella, nel suo laboratorio di Biologia Applicata di Novara.

In seguito a questo incontro, Luca e’ stato scelto per collaborare a questo importante progetto negli Stati Uniti, in virtù delle sue capacità e passione per la ricerca.

I mesi trascorsi nel laboratorio americano, sono stati di grande stimolo e incredibilmente utili per la mia crescita professionale – ha spiegato Luca Gandini – sia nell’apprendimento e perfezionamento nel reale lavoro di ricercatore, che nelle relative tecniche di laboratorio. Purtroppo, per la situazione creatasi a causa della pandemia da coronavirus e dalla chiusura
dei laboratori e relativi progetti, ho dovuto interrompere la collaborazione che è stata per ora, solamente rinviata, ma in ogni caso con la prospettiva di riprendere prima possibile l’interessantissimo progetto”.

Luca, che è estremamente legato a Meina, il paese che lo ha visto crescere, è stato felice di rientrare in Italia in un momento così difficile e delicato per tutti, e per rimanere accanto ai propri cari, ma ha precisato: “sono pronto a portare il nome di Meina nel mondo, che sia per un progetto di ricerca
americano, europeo, o perché no italiano”.

Luca Gandini