Lesa, installato un dispositivo Seabin per catturare la plastica del lago

6 Agosto 2020 - 13:29 | by lavocedeilaghi
Italia, Lago Maggiore, Lesa , , ,


seabin la voce dei laghi

Giovedì 6 agosto è stato installato presso l’incubatoio di Solcio di Lesa un dispositivo Seabin, uno strumento capace di recuperare in media oltre 500 chilogrammi di rifiuti plastici all’anno, comprese le microplastiche e le microfibre.

Questa iniziativa fa parte del progetto più ampio LifeGate PlasticLess, promosso da Coop e LifeGate attraverso la campagna “Le nostre acque”.

La lotta all’inquinamento da plastica arriva anche alle acque. Dall’Arno a Firenze dove è partita la campagna “Le nostre acque” e dopo le tappe sul Mar Adriatico a Pescara e Mar Ligure a Genova, ecco che si è giunti sulle acque dolci del Lago Maggiore, un habitat ricco di biodiversità che, essendo un “sistema chiuso”, rischia di essere ancora più minacciato dalla presenza di rifiuti plastici.

Infatti, il Lago Maggiore come tutti i laghi subalpini del nord Italia, subisce la pressione antropica di regioni densamente popolate. Recentemente, insieme alla valle del Ticino, ha conseguito il riconoscimento da parte dell’Unesco di area MAB (Man and the Biosphere) un programma scientifico per promuovere un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente, attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello Sviluppo Sostenibile.

A seguito dei cambiamenti climatici, le analisi dei ricercatori del CNR-Irsa di Verbania indicano che lo stato qualitativo delle acque e lo stato ecologico complessivo del bacino lacustre del Verbano, oltre che alla pressione antropica, appare condizionato da fattori meteo-climatici, con variazioni a lungo termine (aumento della temperatura atmosferica) ed episodi a breve termine, come le precipitazioni brevi e intense.

Le ricerche condotte dal team scientifico di Goletta dei Laghi di Legambiente, in collaborazione con ENEA, stimano una presenza media di microplastiche nelle acque del Lago, pari a 605.638 particelle per chilometro quadrato di superficie.

In colonna d’acqua è stato invece rilevato un dato medio di 1,99 particelle per metro cubo di acqua filtrata. Una delle situazioni più significative e complesse rispetto agli altri grandi laghi lombardi.

Presente alla installazione del SeaBin Aloma Rezzaro, sindaco di Lesa, che ha commentato: “Richiamo l’affermazione di Turton, l’australiano inventore del Seabin – se possiamo avere i cestini per la spazzatura sulla terra ferma, possiamo averli anche nel mare – ed ora il cestino della spazzatura pensato per il mare, arriva, sul Lago Maggiore, in particolare nel Golfo di Solcio di Lesa. Al fine di mantenere integre le qualità ambientali del Lago, Lesa ospiterà nelle proprie acque un Seabin che consentirà i rilevamenti e gli studi delle microplastiche presenti, purtroppo, nelle nostre acque. Siamo orgogliosi che Lesa sia la quarta località scelta da Coop per la campagna Le nostre acque”.

Giorgio Brovelli, Presidente Cooperativa Pescatori E Acquicultori Del Golfo Di Solcio ha affermato “Le associazioni Coop. Pescatori e Incubatoio Ittico plaudono alla lodevole iniziativa. Tutto ciò che serve per preservare l’equilibrio dell’ecosistema lacustre, trova la nostra approvazione. Siamo sempre convinti che il futuro si misurerà sempre più con la conservazione della vita presente nelle nostre acque. La nostra Cooperativa metterà anche a disposizione volontari per la gestione dell’apparecchiatura. Un grazie quindi a coloro che hanno proposto e realizzato tale progetto.”

Come Funziona il Seabin

▪ Raccoglie oltre 500 Kg di rifiuti galleggianti all’anno 

▪ Cattura anche le microplastiche da 5 a 2 mm di diametro e le microfibre da 0,3 m 

▪ Può funzionare 24h/giorno, 7/7 giorni 

▪ È in grado di filtrare 25.000 litri di acqua marina all’ora 

▪ Ha una capacità di 20 Kg 

▪ Necessita di interventi minimi (svuotamento, pulizia) 

Il Seabin è un cestino di raccolta dei rifiuti che galleggiano in acqua di superficie in grado di catturare circa 1,5 kg di detriti al giorno, ovvero oltre 500 Kg di rifiuti all’anno (a seconda del meteo e dei volumi dei detriti), comprese le microplastiche da 5 a 2 mm di diametro e le microfibre da 0,3 mm. Seabin inoltre potrà catturare molti rifiuti comuni che finiscono nei mari come i mozziconi di sigaretta, purtroppo anch’essi molto presenti nelle nostre acque. 

Grazie all’azione spontanea del vento, delle correnti e alla posizione strategica del cestino, i detriti vengono convogliati direttamente all’interno del dispositivo. La pompa ad acqua, collegata alla base dell’unità, è capace di trattare 25.000 litri di acqua all’ora

I rifiuti vengono catturatati nella borsa, che può contenere fino a un massimo di 20kg, mentre l’acqua scorre attraverso la pompa e torna in mare. Quando la borsa è piena, viene svuotata e pulita. 

Può funzionare 24 ore al giorno e quindi è in grado di rimuovere molto più spazzatura di una persona dotata di una rete per la raccolta. Il dispositivo risulta straordinariamente efficace in aree come i porti, darsene e anse fluviali poiché sono naturali “punti di accumulo”, in cui convergono la maggior parte dei rifiuti in mare. 

Il totale raccolto da Seabin è composto da: 

  • • 70% di rifiuti composti da materiali dannosi per l’ambiente: plastica, microplastiche, materiali metallici (latte, lattine), mozziconi di sigarette, materiali assorbenti igienici e cotton fioc; 
  • • 20% di massa organica umida contaminata (legno, foglie, rami, pezzi di legno e alghe) rispetto alla quale abbiamo notato l’evidenza di diversi frammenti di plastica e polistirolo rimasti intrappolati, soprattutto nel materiale algale; 
  • • 10% di massa organica umida non contaminata. 

Rispetto ai rifiuti plastici facilmente identificabili, in ordine di rilevanza quantitativa si trovano: 

• bottiglie 
• imballaggi alimentari 
• bicchieri 
• tappi 
• sacchetti 
• cannucce 
• cucchiaini